Premettendo che la capitale francese mi ha lasciato un bellissimo ricordo di sè, trovo che fosse originale e divertente narrare alcuni fatti che non sono citati sulle guide Lonely Planet di cui era munita la maggior parte dei tanti turisti che ho incontrato nei musei e per le strade.
Capitolo 1 - La pasta parigina
Prima che qualcuno di voi possa darmi del deficiente per essere andato a mangiare pastasciutta oltralpe premetto che dopo 2 giorni io e la mia compagna di viaggio non ne potevamo più di baguette, crepes e patatine del Mc Donalds e siamo stati incuriositi da un localino dove si servono diversi tipi di pasta racchiusi in un involucro di cartone.
Rassegnati a mangiare una vera e propria porcheria abbiamo ordinato un piatto (o meglio, cartoncino) di pasta al ragù ed uno di pasta ai 4 formaggi, e abbiamo avuto due sorprese: una positiva ed una negativa: la pasta in sè era un po' scotta ma tutt'altro che cattiva ed anche i condimenti erano accettabili; la confezione di formaggio grattuggiato invece si è rivelata essere un vero e proprio abominio per le papille gustative (e l'apparato digerente).
E la cosa buffa è che tale nefandezza è confezionata e prodotta in italia, da tale "Fallini Formaggi" di Gattatico in provincia di Reggio Emilia che ringrazio sentitamente per aver rovinato la nostra cena con il suo aberrante prodotto di cui riporto una fotografia perchè possiate eventualmente riconoscerlo e starne alla larga.
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Può contenere tracce d'uovo???? Ma da quando il formaggio grattuggiato contiene uova???
Capitolo 2 - Notré Dame e i suoi tesori
La celebre cattedrale parigina mi ha deluso parecchio, forse perchè le affascinanti storie riguardo i mostri di pietra che adornano i suoi tetti e i racconti rigurdanti campanari deformi innamorati di belle fanciulle avevano suscitato in me aspettative molto alte o forse perchè sino ad oggi ritengo di aver avuto la fortuna di visitare chiese decisamente più interessanti dal punto di vista architettonico.
Credo che se confrontiamo Notre Dame che gode di una smisurata fama internazionale con, ad esempio, il Duomo di Milano si è tutti più o meno concordi che, dal punto di vista puramente estetico, la cattedrale parigina sia nettamente inferiore al meno decantato simbolo del capoluogo lombardo.
La mia delusione ha assunto proporzioni maggiori quando, all'interno, mi sono imbattuto nel cartello che indicava ai turisti che con soltanto 2 euro era possibile visitare i cosiddetti "Tesori di Notre Dame"; incuriosito ho pagato e sono entrato in 2 minuscole salette nelle quali ho potuto apprezzare un paio di tonache da cerimonia di qualche secolo fa, una decina di ostensori d'oro di pregievole fattura e basta. Mi pare davvero poco a fronte dei 2 euro esborsati, sicuramente il valore di ciò che compone la mostra è talmente elevato che si può considerare un tesoro ma credo che, vista la fila per entrare il tesoro sia quello accumulato nel tempo coi 2 euro "scippati" ai visitatori.
Capitolo 3 - La piazza del Re...e non solo sua
Sulla mia guida alla visita di Parigi era segnalato, nell'elenco dei posti da visitare assolutamente, tal "Place des Vosges" detta anche Piazza del Re in quanto prima della rivoluzione francese il suo nome era "Place Royale".
La peculiarità di questa bellissima piazza perfettamente quadrata è che i palazzi che la delimitano sono un esempio quasi unico di omogeneità architettonica: questi palazzi risalenti al XVII Secolo sono tutti uguali fra loro e composti da un piano inferiore porticato dove hanno sede costosi negozi, eleganti caffè e gallerie d'arte.
In uno di questi è situato il Museo Victor Hugo (nella ex dimora dello scrittore), al centro della piazza vi sono dei giardini ben curati e una statua equestre di Luigi XIII.
L'eleganza della piazza ed, in generale, del quartiere dove si trova, mi ha fatto storcere davvero il naso quando mi sono imbattuto in questa scena:
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Credevo che solo in Italia fosse permesso ai senza-tetto di accamparsi indisturbatamente in quartieri eleganti (sono comunque fermamente convinto che non dovrebbe essere permesso l'accattonaggio e l'accampamento nemmeno nei quartieri più periferici).
Possibile che anche i nostri cugini d'oltralpe non sappiano risolvere il problema di questa povera gente ed evitare queste scene (e ne ho viste molte, questa è soltanto un esempio) che rovinano l'immagine di una piazza altrimenti impeccabile???
Quantomeno potevano far accampare un altro pezzente dalla parte opposta della piazza per mantenere la simmetria che la contraddistingue!!!
- Fine Prima Parte -